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Si chiama raw food diet ed è una delle diete che vanno più in voga durante l’estate. Scopriamo come funziona e a cosa prestare attenzione.
Seguire una dieta estiva è una delle scelte più comuni che si fanno in vista della prova costume o quando si sente di avere qualche chilo di troppo che maglie e cappotti non possono più nascondere.
Tra le tante diete tra cui scegliere, una di quelle che va per la maggiore proprio durante il periodo estivo è la raw food diet. Questo regime alimentare si basa sul concetto che ogni alimento deve essere consumato a crudo. Si tratta quindi di una versione rivisitata (e neanche troppo) della famosa dieta crudista che, in questo caso, oltre che alla salute pensa anche alla linea.
Scopriamo quindi tutte le regole da seguire e perché tra le tante diete questa è una di quelle che ogni estate tornano maggiormente di moda.
Raw food diet: cos’è e come funziona
Iniziamo con il dire che questo regime alimentare non ha nulla a che vedere con l’essere fruttariani o vegani. Sebbene alla base ci siano dei punti in comune, questa dieta si rivela in realtà ben più complessa e, cosa che non tuti sanno, non riguarda solo i cibi crudi.
Il concetto di base è infatti quello secondo cui ogni cibo consumato deve avere una temperatura massima di trattamento di 42 gradi. Oltre questa temperatura, i cibi non potranno essere assunti.
Il pensiero comune è infatti quello secondo il quale oltre certe temperature, i cibi perderebbero gli enzimi digestivi, molte vitamine e minerali e assumerebbero un ph più acido.
In gergo si tratterebbe, quindi, di cibo morto e non più in grado di donare nutrimento all’organismo.
Cosa mangiare durante la raw food diet
Ora che abbiamo capito qual è la filosofia di questa dieta, possiamo passare ai cibi che sono considerati adatti alla stessa. Si parte da germogli e alghe e si passa ovviamente per ortaggi e frutta che dovrebbero essere sempre di stagione. Anche la frutta secca è consentita.
Latte e formaggi non dovrebbero essere pastorizzati o stagionati. E sempre considerando il discorso cottura sono compresi anche carni bianche e pesce. Le prime possono essere marinate o cotte al massimo a 50 gradi. Il pesce è invece probabilmente più semplice da consumare se si pensa al sushi.
Ci sono poi le uova per le quali pare che ci sia una deroga che consente di aumentare la cottura a 46 gradi. L’alternativa sarebbe altrimenti quella delle uova fermentate. Andando ai condimenti sono ben accetti sono la salsa di soia (purché non pastorizzata), lo sciroppo d’acero, l’olio di cocco e il burro di soia. E per chi ama le farine? Queste devono essere ricavate da ortaggi e tramite essiccazione. Vanno quindi bene la farina di ceci, la farina di platano, la farina di castagne, quella di occo e quelle di legumi.
In un menu giornaliero ipotetico si può quindi assumere un centrifugato di frutta a colazione (magari accompagnato con della frutta secca).
A pranzo si può optare per un piatto di spaghetti di zucchine con verdure e frutta. A cena, invece, si può consumare un carpaccio di carne con insalata o un’insalata con formaggi concessi.
Gli spuntini possono essere a base di frutta mentre per condire si possono usare i grassi concessi, la salsa di soia e le spezie.
I metodi di preparazione ammessi nella raw food diet
Abbiamo visto che la cottura non deve mai superare i 42 gradi, salvo piccolissime eccezioni che non superano comunque i 50 gradi.
È quindi molto importante comprendere i metodi di preparazione dei cibi che sono effettivamente ammessi. Tra questi ci sono la marinatura, la fermentazione, l’essiccazione, il pesto e la centrifuga. Via libera quindi a pesto di basilico (purché con ingredienti ammessi) o ai centrifugati da gustare al mattino. La pasta si può realizzare con zucchine o carote mentre i dolci dovranno avere le farine elencate prima.
Com’è facile intuire, quindi, questa dieta, per certi versi simile a quella crudista, è più uno stile di vita. Tuttavia inserire qualche pasto ideato in questo modo può essere un buon diversivo nonché un valido aiuto per la dieta. Per il resto, se si desidera perdere peso, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un buon nutrizionista. In questo modo si avrà un’alimentazione studiata sulla propria persona e sui gusti personali.
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